Sudare versi

volessi sudare versi sublimi
dovrei tacere, dormire cent'anni
non guardare voi gente negli occhi
non sentire le voci, le parole
non avere orari, gl’impegni

potrei vivere solo con il cielo
e non sapere
potrei mangiare solo dagli orti
e non parlare
potrei sognare di bestie serene
e non amarle

perché la mente ancora straparla
che l’ho cresciuta tra i palazzi
ha giocato correndo per cantine
bidoni marciapiedi scatoloni
ne fece astronavi e battaglie

è che scrisse un nome di bambina
ma nel suo diario
cibò la poesia senza saperlo
fatta di grigi
di nebbie polvere e soliloqui
poco sublimi

ma così poco
da tanto amarli nel ricordare

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(al mio paese)